Fanerogame marine

Le fanerogame marine sono un gruppo di piante marine, che si distinguono dalle alghe in quanto sono dirette discendenti delle piante terrestri. A differenza delle alghe, che hanno il corpo, detto “tallo”, composto da tessuti indifferenziati, le fanerogame possiedono tessuti differenziati che svolgono funzioni specializzate (ed es. possiedono apparati radicali, fusti, detti “rizomi”, e foglie). Inoltre, le fanerogame marine sono in grado di produrre fiori e frutti, che una volta giunti a maturazione rilasciano semi per promuovere la riproduzione sessuale.

Le fanerogame marine sono piante cosiddette “modulari”, ovvero sono composte da unità morfologiche ripetute chiamate “ramet”, ciascuna composta da un tratto di radice, un tratto di rizoma ed un fascio di foglie.

Nell’immagine, vediamo una tipica concatenazione di ramet della fanerogama marina Posidonia oceanica. Ciascun ramet è connesso al successivo da un tratto di rizoma orizzontale. I ramet nascono per un processo di riproduzione clonale, chiamato stolonizzazione, per il quale da un ramet si genera quello successivo. In questo modo, la pianta si accresce ed arriva a formare vere e proprie praterie sommerse. 

Le fanerogame marine presenti in Mediterraneo appartengono pricipalmente a 5 specie: Posidonia oceanica, Cymodocea nodosa, Zostera marina, Zostera Noltii ed Halophila stipulacea. Sebbene tutte queste specie condividano le caratteristiche morfologiche presentate finora, esse differiscono tra loro per quanto riguarda la tipologia di habitat che prediligono.

Per quel che riguarda Posidonia oceanica, essa è la più abbondante e la più rilevante dal punto di vista ambientale ed ecologico. Per questo le abbiamo dedicato una scheda di approfondimento separata (vedi scheda “Posidonia oceanica”). Le altre fanerogame, benchè meno frequenti, si possono certamente ritrovare lungo le nostre coste. Di seguito trovate alcune immagini che possono aiutarvi a riconoscerle.

CYMODOCEA NODOSA

C.nodosa é una specie “pioniera”, ovvero che colonizza il substrato e lo prepara per l’arrivo di altre specie, ad esempio di P.oceanica. Predilige fondali sabbiosi o fangosi, fra i 5 ed i 20 m di profondità, ben illuminati. È in grado di formare praterie estese, anche se meno dense rispetto a quelle create da Posidonia. Si può trovare anche in ambienti salmastri, in associazione con Zostera.

ZOSTERA MARINA

Z.marina è una specie “relitta”, ovvero che un tempo occupava un areale molto vasto, ma che in seguito a cambiamenti ambientali è stata confinata in un’area molto più ristretta. Infatti, Z.marina predilige acque fredde e scarsamente saline, che oggi in Mediterraneo si ritrovano solamente nelle zone più settentrionali del Mar Egeo e dell’Adriatico, nonchè lungo alcuni tratti delle coste francesi e spagnole.

ZOSTERA NOLTII

Z.noltii è ampiamente diffusa nel Mediterraneo, dove colonizza acque basse (max 5-10 m di profondità) e scarsamente salate, ad esempio in corrispondenza di lagune e foci. Predilige fondali sabbiosi e fangosi e si distingue da C.nodosa e da Z.marina per la larghezza delle foglie, che è molto minore.

HALOPHILIA STIPULACEA

H.stipulacea è originaria dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso ed è penetrata nel Mediterraneo in seguito all’apertura del Canale di Suez. Può essere perciò considerata una specie “invasiva”, anche a causa dell’elevato tasso riproduttivo e della rapidità con la quale colonizza il substrato. Si distingue dalle altre fanerogame marine per la forma delle foglie, che sono più arrotondate e dotate di picciolo.